Il sentiero alpinistico Roberto Fava, percorre integralmente la Cresta dello Sterpara che porta all’omonimo Monte. La cresta è ben visibile dal rifugio Mariotti al Lago Santo (CAI), raggiungibile a piedi o in seggiovia dalla località Lagdei (PR).

LocalitàLagdei (PR)
EsposizioneVia di cresta
PeriodoPrimavera – Estate – Autunno
Sviluppo5 Salti – 500m (100m dislivello)
DifficoltàIV+
ChiodaturaOttima a spit – Inutili le protezioni
Membri della banda presentiManuScarso – Tonno

Introduzione – Perchè Manu dice che ci vuole sempre

La via era in programma per il sabato… però dormire in tenda è bello, quindi partiamo il venerdì pomeriggio da Sommacampagna, con tutto il materiale per cenare e passare la notte. O almeno questo sarebbe quello che avremmo dovuto fare, infatti appena dopo avere caricato la macchina con il materiale ci siamo accorti che non avevamo le pentole per cucinare. Il seguente è l’elenco di tutti i punti che non abbiamo rispettato in questa uscita e che spero ci aiuterà per le successive:
1) Partire il venerdì sera vuol dire portare tutto l’occorrente per passare la notte in tenda;
2) Il cibo per essere scaldato ha bisogno delle pentole;
3) Montare la tenda per passare la notte in un parcheggio di fronte alla caserma dei carabinieri non è una buona idea, anche se una volta la passi liscia;
4) Verificare che la relazione della via che stai leggendo, sia effettivamente quella della via sulla quale ti trovi;
5) Le valutazioni delle vie non le danno a caso (di solito 2 stelle su 5 significa che è una m***a).

Avvicinamento – Tutto molto bello (quasi)

Giusto il tempo buttare la tenda in macchina e partiamo alla ricerca dell’attacco. La prima parte di avvicinamento si svolge in un bellissimo bosco, con alberi molto alti che caratterizzano tutta la zona.

Rifugio Mariotti (Cai)
Rifugio Mariotti (Cai)

Usciti dal bosco arriviamo in circa 30 minuti al rifugio Mariotti al Lago Santo, facciamo colazione e ci rimettiamo in marcia.
La cresta è ben visibile dal rifugio, per raggiungerla dobbiamo aggirare il lago da destra e risalire ancora nel bosco seguendo le chiare indicazioni per il sent. Alpinistico Fava.
Come da consuetudine manchiamo la deviazione (ben segnalata), che indica di uscire dal sentiero ed alzarsi nel bosco; ci guardiamo in giro, torniamo sui nostri passi e fortunatamente la troviamo.
Seguendo gli ometti – quei pochi che ci sono – raggiungiamo l’attacco della via.

La via è MOLTO discontinua, dopo il 3° salto inizia ad essere anche noiosa ma non c’è via di fuga.
Fortunatamente esce il sole e proseguire diventa un ottimo pretesto per abbronzarsi.

Il rifugio Mariotti visto dalla cresta

Al quinto e ultimo salto mi accorgo che qualcosa non torna: la relazione descrive una discesa che invece non esiste o che proprio non riusciamo a trovare.
Proprio ora mi accorgo di aver consultato quella sbagliata, credo per tutta la durata della via.

“Oh Manu, io da lì non scendo. L’ultima volta è venuto il Soccorso Alpino a recuperarmi. Facciamo delle doppie nel bosco dai.”

Tonno

A questo punto attrezziamo delle doppie un po’ spartane attorno ai solidissimi alberi che il bosco ci offre, fatichiamo a girarci attorno 2 metri di cordino.
Con 3 calate ci ricongiungiamo al sentiero e in un’ora circa siamo di ritorno al Rifugio Lagdei, che nel frattempo si è riempito di famiglie.

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